L’attività sportiva del bungee jumping si sta sempre di più affermando nel nostro Paese e sono in aumento i temerari che vogliono provare l’ebbrezza di questo “salto con elastico”, che si effettua da grandi altezze, quasi sempre da ponti. Per poter praticare il bungee jumoing è necessario conoscere anche le controindicazioni, come ad esempio le cardiopatie, oppure l’ipertensione arteriosa, due patologie che non sono assolutamente compatibili con questa pratica come pure eventuali danni all’apparato scheletrico o alle articolazioni. E necessario inoltre non essere sotto influsso di alcool o droghe. Dal punto di vista della sicurezza tutte le attrezzature per il bungee jumping sono dotate di una omologazione UIAA. In genere si tratta di materiale usato nell’alpinismo oltre ai gambali che sono realizzati appositamente per questa pratica, così come il cavo elastico.

Per divenire responsabile lanci è necessario effettuare un lungo training, ed inoltre per evitare che la “routine” induca agli errori, ogni fase dell’equipaggiamento del saltatore viene sottoposta a quello che si chiama “Cross-check” o doppio controllo. Inoltre le postazioni dei vari responsabili vengono cambiate dopo una serie di lanci. Per chi vuole praticare questa attività è senza dubbio bene ricordarsi di controllare se il Bungee Center possiede l’approvazione del SISE, in quanto questo garantisce la sicurezza. Nello stesso tempo, nonostante la sua natura estrema il bungee jumping ha fatto registrare raramente degli incidenti, ed in tutte le occasioni la causa è sempre stata l’imprudenza, e non la qualità dei materiali impiegati. I bungee jumping in Italia sono diversi, ma il primo in assoluto è quello che si trova in località Veglio-Mosso a soli 15 chilometri da Biella, ma facilmente raggiungibile anche da Torino e da Milano che si trovano rispettivamente a 90 e 100 chilometri. Il ponte dal quale si effettuano i lanci ha una altezza di 152 metri ed è stato denominato “Colossus”, proprio per le sue dimensioni. E’ un impianto permanente nel quale sono stati effettuati circa 50mila lanci, compreso il mio, in 14 anni di attività. Parlando di costi, per il primo salto si spendono 100 euro, mentre per il secondo ne servono 80, oppure 70 se vengono effettuati nella stessa giornata. E’ possibile anche effettuare salti notturni, al costo di 130 euro e per gruppi di almeno 7 saltatori, uno salta gratuitamente.